lunedì 22 settembre 2014

Una pentola a pressione pronta ad esplodere



Venerdì 19 settembre il coordinamento “No Triv - Terra di Bari” ed il comitato “Acqua Bene Comune Puglia” hanno partecipato alla conferenza organizzata da Ola Ambientalista in Val D’Agri, dal titolo “Petrolio, cosa bolle in pentola?”

Gli interventi dei tre relatori, ovvero, della prof.ssa Albina Colella, titolare della cattedra di Geologia all’università della Basilicata, del geologo Vincenzo Portoghese e del prof. Enzo Di Salvatore, associato di diritto costituzionale all’università di Teramo hanno spiegato alle associazioni ed ai “comitatini” provenienti dalle regioni interessate dalle trivellazioni come l’esperienza della Val D’Agri sia paradigmatica di quello che sta succedendo o potrebbe succedere altrove.

Le sottovalutazioni, le omissioni, le normative vigenti sono la causa di un disastro economico “lento ed irreversibile” che sta minando la salute di una zona bellissima per paesaggi e biodiversità, oltre ad avvelenare le falde acquifere tra cui quelle del Pertusillo che serve anche molti comuni della vicina Puglia.

Lo “Sblocca Italia”, come efficacemente spiegato dal prof. Di Salvatore, è l’architrave politico e normativo che legittima una politica energetica ed ambientale totalmente indifferente alle necessità delle comunità interessate ed alla salvaguardia dei beni comuni del territorio. Nella sua relazione sono emersi gli aspetti di palese incostituzionalità presenti negli artt. dal 36 al 38 del decreto, inerenti il titolo unico concessorio, il vincolo preordinato all’esproprio già in fase di ricerca, la completa estromissione degli enti locali dai procedimenti ed il rilascio dell’intesa in conferenza di servizi. Questi ultimi due punti, di fatto, delegittimano quel che resta del Titolo V della costituzione in tema di autonomia delle regioni e dei comuni ed annullano il confronto politico che non può esaurirsi in un atto amministrativo sancito da una conferenza di servizi.

Tutte queste ragioni ci sembrano sufficienti per richiamare la Regione Puglia ai propri doveri istituzionali, promuovendo quanto prima quel confronto da essa stessa proposto nell’incontro con il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna, con i parlamentari pugliesi affinchè ascoltino la voce dei “comitatini” e delle associazioni ambientaliste e si assumano le loro responsabilità di fronte alle scelte contenute nello “Sblocca Italia”.

Questo è emerso nell’incontro della Val D’Agri, nelle parole di sindaci e componenti di associazioni e “comitatini”, ovvero, fare presente ai propri rappresentanti di Camera e Senato la situazione e spiegare le scelte di cui si rendono responsabili come componenti di partiti e movimenti presenti in Parlamento.

Di fronte alla mancata salvaguardia ambientale ed a una prospettiva economica che vede nel territorio un bene da espropriare e non su cui investire, ci facciamo portatori dell’eco proveniente dall’incontro del 19 settembre in Val D’Agri, destinata a diventare un urlo molto forte se l’istituzione o quello che ne rimane proseguirà nella sua dichiarazione d’incomunicabilità.




Il Coordinamento No Triv Terra di Bari il 19/09/2014 ha partecipato alla Tavola rotonda "Petrolio, Cosa bolle in pentola" a Villa D'Agri (PZ), un'iniziativa fondamentale per iniziare un percorso di vasta partecipazione contro le trivellazioni nei nostri territori.


foto di Felisiano Bruni - RumoreCollettivo
                                                          Siamo promotori del Copyleft, quindi puoi usare le immagini
 citando, però, la fonte e l'autore.

Nessun commento:

Posta un commento